Silvano Sbarbati (1950), ex direttore di biblioteca e di teatri pubblici, si occupa di scrittura in ambito pedagogico da molti anni. È nato a Roma ma vive e lavora da sempre nelle Marche.
Severino Spighi frequentò l’istituto magistrale perché il padre operaio e la madre casalinga, esclusi quelli tecnici per cui era inadatto in modo palese, gli avevano reso obbligato il percorso: diplomarsi in pochi anni e iniziare a lavorare.
Anche se erano gli anni del boom economico, l’Italia in cui viveva non era ricca per lui, mentre provava ad immaginare con fatica il suo futuro, immerso in due vasche: riempita di letture disordinate la prima e la seconda di eccitazioni mal gestite verso l’altro sesso. Le letture lo portavano spesso a comportamenti di insopportabile indifferenza per le altre persone e il suo linguaggio ne risentiva. Nonostante quanto
gli accadesse giorno dopo giorno riuscì a terminare il corso degli studi e si trovò seduto in un banco a scrivere un tema di scienza pedagogica, come se fosse un lascia passare per l’avvenire. Nessun sole luminoso scaldava il cuore delle sue
speranze ma questo non gli impedì di arrivare alla valutazione necessaria per l’idoneità. Il passo successivo gli venne indicato da una lettera raccomandata che lo informava del successo del testo che aveva scritto e lo invitava a presentarsi
per la parte orale dell’esame. A questa seconda occasione, Severino rispose forte e allo stesso tempo indebolito da qualche settimana di letture sui testi della pedagogia e della didattica nazionale ed estera.
(...)
pp:100 - f.to cm 13x21
isbn: 9788899071196
prezzo: euro 10
Anche se erano gli anni del boom economico, l’Italia in cui viveva non era ricca per lui, mentre provava ad immaginare con fatica il suo futuro, immerso in due vasche: riempita di letture disordinate la prima e la seconda di eccitazioni mal gestite verso l’altro sesso. Le letture lo portavano spesso a comportamenti di insopportabile indifferenza per le altre persone e il suo linguaggio ne risentiva. Nonostante quanto
gli accadesse giorno dopo giorno riuscì a terminare il corso degli studi e si trovò seduto in un banco a scrivere un tema di scienza pedagogica, come se fosse un lascia passare per l’avvenire. Nessun sole luminoso scaldava il cuore delle sue
speranze ma questo non gli impedì di arrivare alla valutazione necessaria per l’idoneità. Il passo successivo gli venne indicato da una lettera raccomandata che lo informava del successo del testo che aveva scritto e lo invitava a presentarsi
per la parte orale dell’esame. A questa seconda occasione, Severino rispose forte e allo stesso tempo indebolito da qualche settimana di letture sui testi della pedagogia e della didattica nazionale ed estera.
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isbn: 9788899071196
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